Casa DFZ
Due elementi architettonici – una superficie piegata a forma di “Z” che separa la zona giorno dagli ambienti notte, un volume incastrato tra la cucina e l’ingresso – connotano un appartamento posto all’ultimo piano di un condominio romano degli anni Cinquanta. All’interno di una pianta di forma irregolare, queste due nuove “presenze” si dispongono secondo differenti giaciture, rese evidenti da alcuni semplici espedienti architettonici: una barra di illuminazione a led e alcuni controsoffitti sottolineano la superficie piegata del muro accentuandone le valenze spaziali, mentre un’asola e una porta vetrata “staccano” il volume dalle vicine murature. I colori seguono il gioco architettonico della composizione: la parete è finita in grigio polvere e si protende nel piano del pavimento rivestito con listoni di gres cappuccino posati a tolda di nave, mentre il volume di ingresso denuncia la sua presenza con una finitura in rosso mattone; entrambi i colori risultano volutamente dissonanti rispetto al bianco che ricopre uniformemente tutte le altre superfici.
Fondato nel 1990 e strutturato come associazione professionale dal 1995, APRIstudio ha sede in Roma.
E’ composto da un gruppo di architetti che operano nel campo dell’Architettura, del Paesaggio, del Restauro e degli Interni, da cui APRI, l’acronimo dello studio.
La rispondenza al programma, l’attenzione al contesto, la sostenibilità delle soluzioni proposte, danno forma ad architetture che si relazionano alle diverse opportunità progettuali e che si collocano nel solco della tradizione moderna e delle più aggiornate ricerche contemporanee.
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Committente: Privato
Luogo: Roma, Italia
Progettisti: Laura Guglielmi, Maurizio Petrangeli
Gruppo di lavoro: Marco Grippo, Matteo Murzi
Cronologia: 2016
Esito: realizzato